E’ andata in scena oggi sotto uno splendido sole autunnale la seconda e ultima giornata di gare dell’ ACI Racing weekend e le emozioni come da tradizione non sono mancate.

Ad aprire le danze gara 2 della Top Jet F. 2000 Italian Trophy, con la vittoria che è andata al leader del campionato Sandro Zeller, che dopo il ritiro forzato di ieri a causa di un problema al motore della sua Dallara, nella giornata di oggi partendo dalle retrovie recupera e va a vincere con largo margine, davanti all’altro deluso di gara 1 Thomas Aregger, terzo Franco Cimarelli.

Alle 9.55 in punto è scattata la gara conclusiva della Porsche Carrera Cup Italia 2020 che, come ormai da tradizione, assegnerà proprio qui a Monza il titolo, con i giochi ancora apertissimi dopo le sorprese di gara 1, con al comando in classifica la coppia Fumanelli – Quaresmini e a inseguire, partendo dalla quindicesima casella Simone Iaquinta.

Al via Aldo Festante prende la leadership della gara e allunga sugli inseguitori, ma gli occhi sono tutti puntati sui 3 pretendenti al titolo, con Quaresmini che si stabilizza in quinta posizione, sesto Fumanelli, sempre attaccato al posteriore dell’avversario, mentre Iaquinta parte subito forte e si porta immediatamente nella top 10.

Il colpo di scena avviene al quarto giro quando Quaresmini deve abbandonare il sogno di vittoria per problemi alla sua Porsche, che lo fa rallentare e ritornare ai box, lasciando strada libera a Fumanelli, con però Iaquinta che fa prima segnare il giro più veloce della gara guadagnando il punto bonus, per poi portarsi a ridosso del gruppetto di testa.

A metà gara Simone Iaquinta è riuscito a portarsi a ridosso di Fumanelli, che, complice un errore in uscita di Ascari, è costretto a lasciare la posizione all’inseguitore, che ora si ritrova virtualmente in testa alla classifica finale, ma le emozioni non sono finite, dato che in seguito ad un incidente entra in pista la safety car.

Terminato il regime dietro la macchina della direzione gara rimangono 2 giri prima della bandiera a scacchi e Fumanelli cerca subito di superare il rivale, ma Iaquinta non solo riesce a difendersi, ma guadagna prima la terza posizione sorpassando Skaras e poi la seconda ai danni di Stefano Monaco, mentre Fumanelli nell’ultimo giro riesce anch’egli a recuperare 2 posizioni, portandosi così sul gradino più basso del podio, ma senza poter impensierire il vincitore del titolo 2020 della Porsche Carrera Cup Italia, mentre gara 2 va ad Aldo Festante, che sigla così l’ennesimo successo a Monza dopo quelli in GT Open Cup e nella GT Sprint di ottobre.

Gara2 del TCR Italy a Monza ha confermato un alto livello di spettacolarità e si è conclusa con la vittoria di Jonathan Giacon, che ha siglato un weekend perfetto, dopo aver vinto anche gara1.

Secondo gradino del podio per Eric Brigliadori sull’Audi di BF Motorsport, che ha avuto la meglio su Salvatore Tavano, terzo con la Leon Competicion della Scuderia del Girasole. Con la seconda piazza Brigliadori ha ripreso il comando della classifica tricolore, con 2 punti di vantaggio su Tavano.

A vincere nel TCR DSG è Matteo Poloni, al suo primo successo stagionale, davanti al leader della classifica Michele Imberti su CUPRA di Elite Motorsport.

Nel campionato Italiano prototipi allo start è Pegoraro il più determinato e si porta così in testa davanti al poleman Scionti che poi deve cedere a Giacomo Pollini così secondo ed al cugino Matteo. Alle loro spalle invece è subito mischia con Uboldi che scivola 11esimo dopo un contatto subito da Attianese. Al secondo giro Giacomo Pollini riesce ad avere la meglio su Pegoraro che deve così accodarsi in seconda posizione con Scionti sempre quarto davanti a Molinaro che riesce subito a rimontare quinto. Baiguera è sesto davanti a Belotti, Fattorini, Pigozzi, primo per la Master e Caliceti. Al quarto giro si accende la lotta per il secondo posto con Matteo Pollini che riesce ad avere la meglio su Pegoraro poi costretto a cedere anche a Scionti. Il pilota di Scuderia Costa Ovest è però costretto al ritiro alla tornata seguente lasciando così la posizione all’alfiere di Best Lap. Pegoraro, dal canto suo, deve subire drive through e lascia così strada a Molinaro che guadagna la terza posizione davanti a Belotti, Caliceti, Mosca, Attianese, mentre Pegoraro riprende ottavo. Il pilota di Best Lap riesce ad avere la meglio per la settima posizione e poco dopo la sesta, mentre all’ultimo giro Attianese supera Mosca per il settimo posto e primo per la Master. Negli ultimi metri l’ultimo colpo di scena con Molinaro che prende lentamente la corsia box classificandosi così quinto, mentre sul podio sale Belotti.

Nel pomeriggio l’ unica gara in programma è quella del Campionato Italiano Endurance, dove al via scatta benissimo il poleman Comandini su BMW M6 GT3, mentre alle sue spalle si danno battaglia la Lamborghini di Galbiati e l’ Audi di Agostini, mentre dietro si forma la coppia formata dalla Mercedes di Spinelli e la Lamborghini di Tujula.

Dopo la prima ora di gara e terminati i primi cambi gomme e pilota, la leadership è di Kroes, che ha preso il volante da Tujula, mentre la BMW con ora Krohn alla guida, si ritrova in terza posizione, formando con l’ Audi un terzetto di testa, con la Ferrari di AF Corse con al volante Roda ad inseguire in quarta posizione.

Nella seconda ora di gara i 3 di testa si danno battaglia per tutto il secondo stint, complice anche una safety car che ha ricompattato i distacchi, mentre si va verso la terza ora, dopo il secondo cambio pilota e le penalità scontate, verso una fase finale di gara con tutti i giochi ancora da assegnare, nonostante ci si ritrovi con solamente 12 vetture in pista.

Il colpo di scena avviene a quaranta minuti dal termine, quando al comando si ritrova la Lamborghini di Kroes-Schandorff-Tujula, mentre in seconda posizione, attaccati al leader ci sono l’ Audi di Drudi-Agostini-Mancinelli e la BMW di Comandini-Zug-Krohn, con quarto, a poco meno di 2 secondi di distacco la Ferrai di Roda-Rovera-Fuoco; in piena bagarre per la leadership ad aver la peggio è la BMW che, complice un contatto con l’ Audi è costretta prima a finire nella sabbia della Parabolica e poi, il giro seguente, al ritiro ai box.

Complice la battaglia di testa ne approfitta Antonio Fuoco che guadagna terreno e conquista prima la terza e poi la seconda posizione, mentre al comando si ritrova Mattia Drudi con Audi, che però si ritrova con 5 secondi di penalità da scontare al termine della gara.

Negli ultimi 10 minuti di gara Antonio Fuoco guadagna giro dopo giro e si porta, alla bandiera a scacchi, a poco più di 2 secondi di svantaggio dal leader, che quindi, contando la penalità, si ritrova secondo in classifica finale, con il team di AF Corse che si aggiudica la gara, assegnando anche al team il titolo di Campione Italiano GT Endurance, mentre sul gradino più basso del podio si classificano Kroes-Schandorff-Tujula.

Nella classe GT4, con solamente 3 vetture alla bandiera a scacchi, successo per la Porsche di Ebimotors con Gnemmi-Pera-De Castro, davanti alla BMW di Guerra-Neri e terzi Talarico-Cutrera-“L.M.D.V.” su Porsche Cayman sempre del team Ebimotors.