MiP: Partiamo da questa situazione, come la vedi e come passi il tempo a casa?

OC: Non c’è alcun dubbio che questa sia una situazione strana, non c’è mai stata prima nella storia alcuna ragione per cancellare così tanti eventi programmati. Per quanto mi riguarda, mi sto tenendo occupato, ogni giorno mi alleno per 2 o più ore e studio per altrettanto tempo, il resto della giornata guido sul mio simulatore o guardo dei film.

MiP: È appena stato diramato il calendario di F3, pensi che sia davvero la volta buona per iniziare?

OC: Dopo i recenti annunci della Formula 1, spero che la stagione possa finalmente iniziare, tuttavia, se la situazione globale dovesse continuare a cambiare, allora succederà di tutto e cambierà di nuovo il calendario! Dovremo solo aspettare e vedere.

MiP: Sarai un rookie in F3 quest’anno, quali sono i tuoi obiettivi e quali aspettative? Chi sono i tuoi migliori rivali e chi pensi che se la giocherà per il campionato?

OC: I miei obiettivi sono piuttosto semplici, continuare a imparare e migliorare. La F3 è un enorme passo in avanti rispetto a qualsiasi altra categoria e ci sono così tante cose da imparare e sulle quali adattarsi. ad esempio il DRS, la gestione in gara dei pneumatici, le diverse mappe di frizione e motore, ecc. Il mio obiettivo di inizio stagione è di imparare il più possibile e continuare a migliorare, concludendo la stagione al massimo. Per quanto riguarda i rivali in pista, questa è una delle griglie con più talento futuro al mondo, siano rookie o veterani, tutti qui sono tra i migliori, sarà sicuramente dura fare bene e conquistare punti in campionato.

MiP: A inizio anno hai corso alla 12h Buthurst con l’R-Motorsport Aston Martin, come è stata questa esperienza? Ti vedi più come pilota GT in un prossimo futuro o più in Formula?

OC: La Bathurst è stata un’ esperienza fantastica, è di gran lunga uno dei migliori circuiti in cui abbia mai corso. L’ho fatto più come un’esperienza di apprendimento che come un potenziale “cambio” di carriera, mi è piaciuta molto la diversa atmosfera che si vive nelle competizioni GT e l’attrezzatura molto professionale di R-Motorsport, ma non ho intenzione di passare alle competizioni GT e continuerò comunque a correre con le monoposto.

MiP: Nella scorsa stagione sei arrivato quinto nella Formula Regional, cosa ti è mancato per competere per il campionato?

OC: Ho iniziato l’anno in Formula Regional molto bene, con la pole position al primo turno al Paul Ricard, tuttavia, era una macchina nuova di zecca, che equivale alla possibilità di avere problemi durante l’anno e così è stato, la fortuna non è stata dalla mia parte e ho sofferto di molti problemi meccanici durante, che han portato alla fine a un risultato inferiore alle mie aspettative e potenzialità.

MiP: Ci occupiamo principalmente di Monza, qual’ è la tua opinione su questa pista?

OC: Monza è una delle mie piste preferite, adoro la velocità e i lunghi rettilinei della pista, oltre alla zona frenante in T1 (prima variante NdR), la staccata e l’angolo di curva lungo in parabolica prima di entrare nel rettilineo principale rendono questo tracciato unico. Inoltre, guardando la storia, le vecchie curve sopraelevate mi affascinano sempre e ogni volta che vengo a Monza vado a farci un giro tentanto di salirci!

MiP: Hai corso qui con una F4 e una Formula Regional, qual è la differenza principale, oltre alla diversa configurazione dell’auto, nell’avvicinarsi a questa pista molto veloce? Anche con la Regional hai corso nel 2019 in condizioni di pioggia, come cambia correre qui a Monza con la pioggia considerando le altissime velocità?

OC: La Regional ha avuto maggior potenza e down-force rispetto alla F4, la F3 avrà un salto ancora più grande. La cosa fantastica di guidare a Monza con queste vetture è quella di poter utilizzare le scie e l’acceleratore fino in fondo per molto tempo, ogni macchina ti consente di andare sempre più veloce. Scendendo lungo il rettilineo sotto il ponte in Ascari andando a 300 Km/h è una sensazione fantastica! Sul bagnato, invece, la velocità è ancora molto elevata, ma per andare al limite si deve controllare maggiormente l’auto mentre scorre sull’asfalto viscido.

MiP: Esiste un pilota particolare, passato o presente, che ammiri di più e cerchi di emulare o più semplicemente prendi come esempio?

OC: Lewis Hamilton! Siamo entrambi britannici, è bello guardare qualcuno che supera ogni record, lo sforzo che mette sia in pista che fuori ci dimostra il perchè è diventato uno dei migliori piloti al mondo.

MiP: Dove ti vedi tra 10 anni, personalmente e professionalmente?

OC: In 10 anni mi vedo come un pilota professionista, che sia in Europa, Asia o America, monoposto o GT, poco importa e non ne sono sicuro. E’ troppo lontano per prevederlo, ma sicuramente mi vedo ancora in questo mondo!

MiP: Grazie mille per il tempo dedicato e in bocca al lupo per la stagione!

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