MiP: Ciao Ringo, prima di parlare di motorsport, partiamo dalla situazione attuale, come vedi questa pandemia che sta colpendo tutte le nazioni, in particolare l’Italia?

R: Non mi aspettavo assolutamente questa pandemia, un pò come tutti al mondo, ero convinto che nell’era moderna fossimo preparati ad affrontare una cosa del genere, ma questo ci fa capire che in fondo su questa terra noi siamo solo di passaggio, un pò come degli essere animali, che possiamo soffrire di tutte queste cose negative. Non so se questo virus sia venuto in modo naturale o in laboratorio, vedo questi avvenimenti un pò come un film, però l’importante ora è saper rispondere, cercare di cacciare questo virus, batterlo e rifar partire questo mondo, la nostra Italia, la nostra Milano, la nostra Monza, pregare per le persone scomparse ed aiutare chi ha avuto problemi, perchè a livello nazionale è un problema grosso, molte ditte hanno chiuso, qualcuno è in cassa integrazione e bisogna cercare delle energie per combattere e rialzarci, ma il popolo italiano è abituato a queste sfide.

MiP: Rimanendo in tema, pensi vedremo gare di motorsport quest’anno oppure tutto rinviato al 2021? 

R: Personalmente non credo vedremo delle gare in pista nel 2020, così come tutti gli altri sport, basti pensare che hanno già rinviato le Olimpiadi e non so come si possa tornare in uno stadio o in pista sapendo dentro di te che mezze generazioni sono scomparse, mi dispiace tantissimo, ma è una cosa molto dolorosa e penso vada tutto rimandato al 2021.

MiP: Da sempre segui la SBK, cos’è per te questo mondiale e credi che negli ultimi anni il vero spirito di questa categoria sia ancora vivo oppure sia stato un pò snaturato e nel caso per quale motivo?

R: Rimango un grande tifoso della SBK, per alcuni versi preferisco questa categoria alla MotoGp, ma da alcuni anni mi è calato un pò l’ interesse, non collaboro nemmeno più con loro dopo che per molte stagioni con Radio 105 prima e Virgin Radio poi siamo stati la radio ufficiale del mondiale, ma con le nuove decisioni di Ezpeleta ci siamo come radio un pò allontanati, visto che lo spirito del campionato è stato un pò snaturato, soprattutto con le ultime regole quali l’inversione della griglia, la limitazione dei cavalli e della potenza. Spero che questa categoria torni quanto prima ai fasti di un tempo perchè la vedo molto più rock ‘n roll della MotoGp.

MiP: Monza e SBK, connubio che per anni è stato simbolo di gare al cardiopalma, ma che negli ultimi anni è assente dal mondiale, cosa pensi manchi al circuito brianzolo per tornare in calendario?

R: Quanto mi manca Monza, gare memorabili, cene memorabili con i miei amici Ben Bostrom, Troy Bayliss, ci trovavamo con il mio amico Fabrizio Pirovano per mangiare insieme come una grande famiglia tra Milano e Monza. E’ un tracciato molto veloce, mi ricordo Max Biaggi che con l’ Aprilia fece un record pazzesco di velocità e stare lì con gli amici mi manca tantissimo, Monza mi manca tanto, non solo perchè è di casa, ma perchè si tratta di una pista col pelo, per tanti piloti e spero che un giorno ritorni.

MiP: Cosa rappresenta per te Monza? Ti ricordiamo sia come presentatore sul palco, ma anche in un paio di occasioni da protagonista in pista con la GSX-R Cup…

R: Io sono un modesto pilota di moto e ho fatto qualche gara con la Suzuki, la Triumph Cup ad esempio, sono anche caduto all’ Ascari, ho fatto un volo pazzesco!!!

A Monza sul palco ho presentato tanti campioni e ho fatto davvero tante cose anche televisive, mi piace anche girare in macchina, molto divertente anche con le quattro ruote.

Mi ricordo che da piccolo con mio padre scavalcavamo le reti per andare a vedere le gare di moto con Pasolini, Saarinen, ero piccolino a quei tempi, però il rumore delle moto, ma anche delle gare di Formula 1 mi fan tornare alla mente tante emozioni, spero davvero che questa pista possa tornare quanto prima ai fasti di un tempo, anche perchè quando si va all’esterno e dico Milano subito mi dicono “Ah Monza track!!!”, che orgoglio!!!

MiP: L’ hai accennato prima, Fabrizio Pirovano, pilota al quale eri legato e per il quale hai condotto proprio a Monza la parata in suo onore, che ricordi hai del Re di Monza?

R: Fabrizio era come un fratello, la parata in suo onore è stata meravigliosa…Il Re di Monza rimane nel mio cuore, pensa che ho mantenuto il suo numero di telefono in rubrica, le sue foto, mi sento con le sue figlie che crescono… Mi mancano i suoi scherzi, tornando a quella famosa gara del Trofeo GSX-R Cup che hai accennato prima, in un turno di prove stavo per salire in moto, mi stavo vestendo, metto lo stivale e sento dell’ acqua bollente dentro, ma mi sono subito accorto che non era acqua ma Fabrizio ci aveva pisciato dentro e nell’altro aveva messo una banana marcia che quando ho infilato il piede si è sciolta tutta!

Ridevamo come dei matti, mancano tanto quei piloti di quella caratura, mi mancano i suoi scherzi memorabili, lui era davvero IL VERO RE DI MONZA.

Mi manca vedere lui che impennava a Monza, ho fatto con lui dei turni liberi dove cercava di insegnarmi a perdere qualche decimo di secondo sul giro, ma poi alla fine mi diceva sempre “Lascia perdere, tanto non ce la farai mai”.

Comunque per concludere VIVA MONZA e spero TORNI PRESTO IN ALTO ALTO COME PISTA!

Grazie della disponibilità e speriamo di rivedere presto un bel pò di motorsport in pista!