Dopo la tradizionale giornata del venerdì di prove libere, il sabato mattina è dedicato alle qualifiche delle varie categorie, caratterizzato quest’oggi da numerose interruzioni per bandiere rosse a causa di uscite di pista delle vetture, una su tutti quella della Porsche del Team Ombra Racing con alla guida Adriano Pan, che all’uscita del curvone veloce, prima della staccata della Roggia, ha frenato sull’erba perdendo il controllo dell’auto, andando ad impattare violentemente contro le barriere e decollando a un paio di metri di altezza, una dinamica molto strana con questo tipo di vetture che ha spaventato non poco tutti gli addetti ai lavori, ma per fortuna il pilota è uscito illeso, solamente frastornato.

Ad aprire le gare invece è stata la Mini Challenge Italia, che alle 13.25, con un pò di minuti di ritardo sul programma previsto, ha visto scattare dalla pole Sandrucci con alle spalle Nicoli; al via scatta benissimo il poleman e si forma subito un trenino di testa formato anche da Nicoli, Silvestrini e Tramontozzi che staccano subito nei primi giri il resto del gruppo.

A metà gara Sandrucci sembra allungare di un paio di secondi, ma alle sue spalle non mollano gli inseguitori, con Tramontozzi che perde terreno, mentre Gagliardini rimonta un paio di posizioni, fino all’ultimo giro con la bandiera a scacchi presa proprio dal poleman, davanti a Nicoli, che in volata batte Silvestrini.

La seconda gara in programma vede in pista la Formula Regional con al palo nelle Q1 a sorpresa Patrick Spasma davanti alle 3 vetture del Team Prema LeClerc, Petecof e Rasmussen.

Al via il poleman scatta subito benissimo e mantiene la testa della gara, mentre Arthur, fratello del ferrarista di F1, perde secondi preziosi e si fa infilare alla prima variante da Petecof, mentre in quarta posizione stabile Rasmussen.

Pasma per tutta la durata della gara mantiene la leadership, con un discreto margine sul trenino Prema che si è formato alle sue spalle, Petecof sembra allungare leggermente sui compagni di squadra, mentre LeClerc e Rasmussen sono spesso ai ferri corti, sorpassandosi più volte, fino a 10 minuti dal termine quando in piena Variante Ascari Arthur guadagna la terza posizione e Rasmussen è costretto a finire sul cordolo di contenimento e perdere leggermente terreno, con la gara che si chiude senza colpi di scena con la vittoria di Pasma, secondo Petecof e terzo LeClerc.

Ben altre emozioni ha regalato la F4 Italia, con 26 vetture e ben 3 italiani protagonisti, Gabriele Minì per il Team Prema, Andrea Rosso per il Cram Motorsport e Francesco Pizzi per il Van Amersfoort Racing.

Al via scattano benissimo Pizzi, dalla pole, e Minì, che iniziano a darsi battaglia per tutti i giri, con alle loro spalle Ugran, Fornaroli e Rosso, che a metà gara per un lungo in prima variante dopo la ripartenza, perde leggermente il contatto con i primi.

La gara ad ogni giro cambia la leadership, con Pizzi, Minì e Rosso, che in 2 giri è rientrato, che si alternano nelle posizioni di vertice, mentre Ugran e Fornaroli perdono alcuni secondi dai primi 3, ma, causa l’uscita di pista di Lorenzo Patrese, è l’uscita della safety car a ricompattare il gruppo.

La vettura delle direzione gara spegne le luci quando manca 1 minuto al termine, quindi rimangono solamente 2 giri alla bandiera a scacchi, alla ripartenza scatta benissimo Pizzi, ma Minì è incollato ai tubi di scarico, mentre Rosso controlla la situazione dei primi 2 in attesa dell’attacco all’ultimo giro, ma sono proprio i portacolori di Prema e Van Amersfoort Racing a giocarsi la vittoria finale in un autentico fotofinish, con Minì che la spunta su Pizzi per soli 15 millesimi di secondo, mentre Rosso chiude terzo a 1 secondo e 7 decimi.

La gara di per sè è già stata emozionante di suo, ma le emozioni non finiscono in pista, arriva infatti dalla direzione gara nel tardo pomeriggio la notizia che Gabriele Minì ha subito una penalità di 5 secondi per aver cambiato traiettoria prima della staccata della Parabolica, andando, secondo i giudici ad ostacolare Pizzi; questa penalizzazione fa retrocedere di ben 9 posizioni Minì, che chiude la gara in decima posizione con la vittoria che va proprio a Pizzi, secondo Rosso e terzo Ugran.

Dopo l’incredibile gara della F4 Italia, si torna ad un campionato monomarca, quello della Renault Clio, che vede scattare subito bene dalla pole position Christian Ricciarini, che guadagna subito un buon margine di vantaggio, che però spreca con un errore in piena Ascari, dove perde da solo il controllo della sua Renault e si fa passare da tutto il gruppo di piloti, andando a compromettere definitivamente il suo risultato.

La vittoria va a Fulvio Ferri, seguito da Gustavo Sandrucci, che non riesce così nell’impresa di vincere 2 volte a Monza nello stesso giorno in 2 categorie diverse, e terzo chiude Giacomo Trebbi.

In chiusura di giornata, alle 17.15, parte gara 1 del Campionato Italiano GT Sprint, con al via la BMW di Comandini, che al semaforo verde parte malissimo e si ritrova in quarta posizione, mentre la leadership della gara è della Audi di Drudi, inseguito dalla Ferrari di Di Amato e da quella di Roda, con le 2 Lamborghini del team di Vincenzo Sospiri in quarta e quinta posizione, davanti alla BMW di Comandini.

L’ Audi allunga il vantaggio a metà gara sulle 2 Ferrari, mentre dietro Comandini si porta in quarta posizione; al cambio pilota e con le penalità da scontare è proprio il compagno di squadra Zug su BMW a conquistare la vetta della classifica, con il giapponese Nemoto su Lamborghini, che, preso il volante da Tujula, si porta in seconda posizione, mentre l’ Audi, ora guidata da Agostini è in terza posizione ai ferri corti con la Ferrari di Alessio Rovera e la Lamborghini di Kroes, che negli ultimi 15 minuti danno vita ad un duello curva dopo curva per la conquista della piazza d’onore sul podio.

Alla bandiera a scacchi la BMW di Zug – Comandini vince sulla Lamborghini di Nemoto – Tujala per soli 7 decimi di secondo, dopo che per probabile problemi di gomme il leader ha perso secondi preziosi di vantaggio negli ultimi 3 giri ed il giapponese si è fatto sotto pericolosamente, senza però mai riuscire a conquistare la vetta; nella battaglia per il terzo posto a spuntarla è l’equipaggio Audi di Drudi – Agostani, staccato di 15 secondi dai vincitori.

Nella classe GT4 il successo è andato a Segù e De Luca sulla Mercedes del team Novarace, al secondo di nuovo una Mercedes, ma dellì SVC Sport management con Belicchi – Vullo e in terza la Porsche Cayman di Gnemmi – Pera.

Il programma di domenica, sempre a porte chiuse, ma visibile interamente in streaming sul sito ACI e in yv su MS Motors, prevede 7 gare, 4 al mattino dalle ore 9.00 e 3 al pomeriggio dalle 13.30.