Prima giornata di gara quella di sabato 10 per il weekend della European Le Mans Series, che si apre alle ore 9.00 con le prove libere 2 delle vetture partecipanti alla 4 ore di domenica.

Dopo un lungo stop dovuto ad una bandiera rossa che ha interrotto le prove delle Le Mans Series, è il turno di gara 1 della Ligier European Series, alla sua primissima edizione sul tracciato monzese.

La gara, sulla distanza dei 60 minuti più un giro, ha visto scattare dalla pole position la Ligier JS2 R numero 86 di Martins, mentre per la categoria dedicata alle JS P4 al palo è scattato Dromedari con la numero 50.

Se nella classe prototipi è un monologo del poleman, che giro dopo giro allunga sui diretti inseguitori fino alla bandiera a scacchi con 1 giro di vantaggio sulla coppia Michal – Roger e Degremont – Berthelot, nella classe GT è battaglia tra Dromedari e Balthazar, che a suon di sorpassi e controsorpassi danno vita ad una bella battaglia, nella quale a trionfare è il portacolori di Milo Racing Balthazar, con secondo proprio Dromedari e terzo, staccato di più di 20 secondi, la coppia di casa Leo – Corbett con il team Monza Garage.

Nel primo pomeriggio è andata in scena la qualifica della European Le Mans Series, divisa come da tradizione in 3 miniqualifiche per categoria; ad aprire le danze come sempre le GT, nella quale la Ferrari del Team Iron Lynk conquista la primissima pole position di classe nella propria storia, con al volante i nostri portacolori Schiavoni, Pianezzola e Piccini, autore quest’ultimo del giro più veloce.

Nella classe LMp3 invece la pole position è andata alla United di Boyd, Gamble e Wheldon, per soli 2 decimi sulla vettura del team RLM Motorsport guidata da Jakobsen, Dyson e Grinbergas.

Nell’ultima qualifica salgono in pista le più potenti del lotto, le LMp2 e come da tradizione a darsi battaglia sono il team United ed il team G Drive, che proprio a Monza sta cercando di fare il poker di vittorie consecutive in Italia; alla bandiera a scacchi a staccare il miglior crono è stata la vettura di Hanson e Albuquerque della United Motorsport, mentre per soli 93 centesimi la vettura russa di Rusinov, Jensen e De Vries si deve accontentare del secondo posto, ma sicuramente domani sarà pronta a puntare al gradino più alto del podio.

Terminata la qualifica della Le Mans Series, è la volta di gara 2 della Ligier European Series, dove al palo scatta nuovamente Martins, mentre cambio di vertice nelle GT con il miglior crono staccato da Leo e Corbett.

Gara molto combattuta quella dei prototipi di casa francese, con il leader Martins che ha un problema ed è costretto ad inseguire per gran parte della gara, ma staccato di 1 giro dalla testa della gara risulta sempre fuori dai giochi, mentre al vertice nel approfitta la vettura numero 66 di Bihel che al traguardo vince sulla coppia Degremont – Berthelot, staccata di un giro e Michal – Roger sul gradino più basso del podio.

Nelle GT invece a Federico Leo non riesce l’impresa di conquistare la vittoria sulla pista di casa, costretto ad accontentarsi della terza piazza, in una gara che ha visto trionfante Balthazar, che bissa così la vittoria del mattino, con Dromedari nuovamente secondo, in un podio fotocopia di gara 1.

A chiusura di giornata è andata in scena, alle 16.00, la gara di 2 ore della Le Mans Cup, che come da tradizione non ha risparmiato colpi di scena.

A scattare al palo è stata la vettura del Cool Racing guidata da Maulini e Cauhaupe, che scattano subito bene e guadagnano un leggero vantaggio su Kranz – Kapadia del team Muhlner Motorsport, ma una serie di safety car nella prima mezz’ora di gara fa perdere il vantaggio ai leader e la coppia inseguitrice sfrutta il cambio gomme e pilota per conquistare la leadership, mentre da dietro sta risalendo la vettura di DKR Engineering di Glorieux e Horr.

Dopo il pit stop, a 1 ora e 6 dal termine la vettura del Cool Racing riconquista la leadership, ma Horr continua a guadagnare secondi su secondi, fino al sorpasso che deciderà la gara a 50 minuti dal termine, all’uscita del curvone veloce, con la Duquelne M30 che conquista la leadership, che manterrà fino alla bandiera a scacchi con Cauhaupe che rimane a contatto del leader per tutta la seconda parte di gara, ma si deve accontentare del secondo posto, staccato di soli 3 secondi, mentre a chiudere il podio la vettura del Team Graff di Kaiser e Penttinen, staccata di 39 secondi, mentre la vettura del team Muhlner Motorsport, protagonista della prima ora di gara, è costretta al ritiro a 55 minuti dal termine.

Per quanto riguarda la classe GT le vere protagoniste sono state le vetture del cavallino, prima con le due vetture del team Iron Lynk e in terza qualla del Kessel Racing, mentre nelle retrovie fatica la Porsche di Leutwiler e Andlauer.

Mentre le vetture del cavallino rampante continuano a darsi battaglia e a guadagnare sugli inseguitori, alla seconda ora, dopo il cambio pilota sale sulla Porsche Andlauer, che rimonta posizioni su posizioni, fino allla prima posizione di categoria, a sorpresa giungendo addirittura settimo assoluto alla bandiera a scacchi, con le due Ferrari del team Iron Lynk che si devono accontentare del secondo e terzo gradino del podio, rispettivamente con Tabacchi – Schirò e Piccini – Mastronardi.

Appuntamento domani, domenica 11 alle ore 11.00 per il via della 4 ore di Monza, che come da tradizione non mancherà di regalare sorprese per tutta la durata.

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