Sotto una pioggia battente, la prima gara in programma, partita in regime di safety car, è stata quella della Mini Challenge, dove il poleman Sandrucci dimostra di essere veloce anche sul bagnato, allungando fin dalla partenza e andando a vincere in solitaria sul trio Gagliardini, Alcidi, Gentili, che si sono dati battaglia per tutti gli 11 giri, terminando sotto la bandiera a scacchi staccati solamente di 2 secondi tra di loro.

Dopo la pausa promozionale, nel pomeriggio i protagonisti sono stati i ragazzi della Formula Regional, gara anch’essa partita in regime di safety car visto il tracciato bagnato, che ha visto il brasiliano Igor Fraga condurre per tutti i giri su Frederick Vesti, che ha inseguito e cercato di rimontare, fino a due giri dal termine quando un problema alle gomme lo ha costretto a desistere e accontentarsi del secondo posto, con Guzman a chiudere il podio, che ha saputo difendersi dagli attacchi di Estner e Caldwell.

Nella Formula 4, con pista bagnata e dietro la safety car, il dominatore del campionato Dennis Hauger si è rivelato nuovamente imbattibile in questa categoria, scattando dalla pole e andando a vincere con 4 secondi di vantaggio su Belov e 5 su Rasmussen, in una gara che ha purtroppo riservato poche emozioni, nonostante le premesse.

Nella seconda gara del Mini Challenge, con la pioggia tornata a cadere copiosa, è di nuovo Sandrucci il protagonista, che riesce a staccare sotto la bandiera a scacchi nuovamente Gagliardini, mentre al terzo posto si piazza Zanin, con Alcidi che questa volta si deve accontentare del settimo posto a causa della bagarre nella quale è rimasto coinvolto nei primi giri.

Per quanto riguarda la Porsche Carrera Cup, con in lotta ben 5 piloti per l’assegnazione del titolo in quest’ultimo appuntamento stagionale, le emozioni non sono mancate, con ben sei vetture che scattano al via con pista che si sta asciugando e guadagnano subito il comando, con le posizioni tra i sei, Iaquinta, Cerqui, Cornwright, Kujala, Fulgenzi e Quaresmini che si battono colpo su colpo, a suon di bussate l’un l’altro, per la vittoria finale.

A metà gara ad abbandonare il gruppetto di testa è Fulgenzi, che viene penalizzato con un drive through a causa di un contatto in prima variante, mentre a 3 giri dal termine Iaquinta e Cerqui riescono a guadagnare un piccolo margine sugli inseguitori, con Cornwright che cerca di mantenere il contatto coi primi, ma a causa dell’usura delle gomme è relegato in terza posizione, con Iaquinta che sotto la bandiera a scacchi la spunta per 4 decimi su Cerqui e tutto è rimandato a domani per l’assegnazione del titolo, con il solo Fulgenzi ormai fuori dai giochi.

Nell’ultima gara in programma, quella del GT Sprint, viste le condizioni del tracciato non chiare, viene data gara bagnata, ma molti decidono di montare le gomme slick, uno di questi è Antonio Fuoco, che si mette subito all’inseguimento del leader Agostini e al quarto giro opera il sorpasso e guadagna la testa della gara, ma, dopo solamente due giri, un problema alla posteriore sinistra, lo costringe prima a rallentare e poi a tornare ai box, compromettendo del tutto la gara, che chiuderà in diciassettesima posizione a un giro di distacco.

Al decimo giro c’ è l’ingresso in pista della safety car a causa di un incidente in Parabolica, ma, invece di ricompattare il gruppo come dovrebbe avvenire in questi casi, l’auto della direzione si mette davanti a una macchina che non è il capoclassifica, andando a mischiare completamente le carte, regnando il caos tra piloti e team; dopo alcuni minuti di safety car e gruppo scaglionato, viene ridato il via alla gara, ma dopo solamente 25 secondi torna in pista l’auto di servizio, per ricompattare di nuovo, questa volta nell’ordine corretto, il gruppo, con la conseguenza che metà gara viene passata in regime di bandiere gialle, con la coppia Abe – Colombo che nel caos più totale riesce ad approfittare della situazione e conquistare la testa della corsa, che manterrà fino alla fine, chiudendo in prima posizione sulla coppia Veglia – Crestani e Comandini – Johansson.

Domenica di nuovo tutte le categorie, con eccezione della Mini Challenge, di nuovo in pista per le ultime gare dei campionati italiani 2019.

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