Giornata conclusiva tutta dedicata alle gare quella di domenica 22 Settembre, con tutte le oltre 300 vetture iscritte nelle 9 categorie coinvolte in pista.

Nella gara 2 delle Endurance Legends, caratterizzata da molte defezioni dovute ai contatti in pista nella gara di sabato, a spuntarla è stata la Aston Martin di Lendoudis e Rui Aguas, che a pgiro dopo giro, hanno scavato un vero solco con il resto del gruppo, concludendo con ben 50 secondi di vantaggio sulla Saleen di Moulin.

Nella Greatest’ s trophy podio identico a quello di sabato, con la Maserati di Fierro che riesce a spuntarla sulla Ferrari di Vigele, in una lotta testa a testa che è durata per tutti i 35 minuti, con Mr. John of B a chiudere il podio con la sua Porsche 906 del 1966.

Nell’unica gara del weekend dedicata alle Classic Endurance 1, a farla da padrone sono state le Lola T70 che conquistano i primi quattro posti, con il duo Lopez – Helary che riescono nella seconda parte di gara a staccare Seiler che chiude al secondo posto, superando nel finale la coppia Sleep – Montgomery.

Dopo la pausa pranzo, nel primo pomeriggio scendono in pista le Gruppo C, purtroppo anch’ esse decimate dopo la gara 1 di sabato, con solamente 13 vetture al via, con il vincitore di sabato Kelleners quet’oggi in difficoltà con la sua Porsche 962C e costretto a chiudere solamente ai piedi del podio, in una gara vinta dalla Mercedes C11 di Lendoudis.

In gara 2 per la Coppa Geki Russo, vera e propria impresa di Gelmini, che dopo il secondo posto conquistato sabato, riesce con una Formula Junior a mettere tutti alle spalle, andando a conquistare la vittoria per soli 180 millesimi di secondo, grazie a veloci su giri veloci negli ultimi minuti, al termine di una tiratissima gara.

1 ora e 30 minuti è il tempo dedicato all’unica gara delle Porsche 2.0, dove a spuntarla, abbastanza facilmente, è stata la coppia Cook – Stanley, al comando fin dal primo giro, nonostante la costanza per tutto il tempo dei secondi classificati Sumpter e Jordan.

Nella Heritage Touring Cup, caratterizzata da metà gara in condizioni di pista asciutta e metà con pista bagnata, che ha condizionato molti dei concorrenti autori di fuoripista ed errori alle staccate, a prevalere è stato Erlich sulla sua BMW, nonostante la grande rimonta nella seconda metà di gara della Ford Mustang di Poron, che prima ha scavalcato facilmente la BMW di Moser e successivamente si è lanciato in una frenetica caccia all’altra BMW, che ha però esistito agli attacchi fino alla bandiera a scacchi.

A chiudere l’evento sono state le vetture della Classic Endurance Racing 2, che sotto la pioggia e la poca luce, a farla da padrone è stato Yves Scemama sulla sua TOJ SC 304 del 1976, che è scattato dalla Pole Position ed ha salutato subito il resto della truppa.

A conclusione di questo Monza Historic, l’organizzatore francese Peter Auto, ha presentato il calendario 2020 del circus europeo di gare storiche, confermando l’appuntamento monzese che si svolgerà dal 18 al 20 settembre.

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