Monzainpista ha avuto il piacere di incontrare Luca Filippi, impegnato nel TCR Europe durante il weekend dell’International GT Open.

MiP: Ciao Luca, benvenuto a Monza, ti abbiamo incontrato 15 giorni fa proprio qua nei pressi del circuito in occasione della Mille Miglia green, parlaci un pò di questa esperienza…

LF: E’ stata molto bella e interessante, in realtà è stata l’edizione numero 0, a numero chiuso con macchine selezionate e innovative, alcune anche storiche; esperienza interessante perchè è un mondo che si sta aprendo a queste nuove tecnologie e un pò tutti lo stiamo scoprendo, ad esempio mi sono trovato io stesso a guidare una macchina elettrica, a scoprirla, anche solo come si ricarica, visto che in passato avevo già guidato una macchina elettrica, ma non avevo mai avuto occasione di ricaricarla.

MiP: Ti ritroviamo qua con il TCR Europe, pensi che anche in questa categoria il futuro sia elettrico?

LF: Per questioni di facilità di gestione penso che i motori saranno ancora per un pò di tempo tradizionali, anche se vedo interessante la neonata eTCR, perchè può attrarre nuove case e nuovi costruttori e insieme ai team sono quelli che muovono questo mondo e permettono di attrarre nuovi appassionati, sperando che faccia da traino anche per il mondiale WTCR per poter far iscrivere sempre un maggior numero di case ufficiali, oltre che a team che gestiscono in modo indiretto le vetture.

MiP: Monza è la tua gara di casa, cosa pensi del circuito e cosa pensi delle modifiche che con gli anni ha subito il tracciato, come ad esempio in ultimo la via di fuga in parabolica, anche in funzione della macchina con cui sei qua, un TCR che permette di non alzare mai il piede in certe situazioni…

LF: Monza sicuramente ha subito alcune modifiche inevitabili e ci si deve attenere alle linee guida degli organizzatori, come ad esempio le vie di fuga in asfalto, ma non escludo che si possa tornare alla ghiaia in futuro. Penso che non sia compito dei circuiti prendersi la responsabilità della sicurezza, perchè è la FIA che deve dettare le regole, i circuiti possono secondo me cercare di mantenere le curve storiche più originali possibili, però è anche vero che è la FIA che decide alla fine. Posso darti un dato oggettivo riguardo la Parabolica, considerando dove c’è la curva e dove sono posizionate le barriere, era un punto dove si tendeva sempre a stare in conserva perchè se uscivi di traiettoria rischiavi di finire in barriera, frenando un pochino prima ed accelerando un pò prima, mentre ora per assurdo è diventato il contrario, dove si prova a frenare tardissimo, tenere giù il piede e cercare di usare più pista possibile.

La curva ha lo stesso disegno di prima, ma è cambiato il modo di farla per i margini di errore che prima non avevi e che adesso hai, ad esempio prima in un Gran Premio dove la devi ripetere per 60 volte, la dovevi fare sempre allo stesso modo, mentre ora la puoi fare diversamente giro dopo giro; a riguardo dell’incidente di Alex Peroni (decollato su un dissuasore durante gara 1 di Formula 3 NdR), col senno di poi era sicuramente sbagliato quel dissuasore, anche se c’è da dire che l’errore del pilota è stato un pò grossolano perchè ha deliberatamente centrato in pieno quel dissuasore e se il pilota decide di non mollare puoi correre il rischio che lui ha corso.

MiP: Jacques Villeneuve a riguardo dell’incidente di Hubert ha detto che oggi come oggi i piloti di F2 e F3 hanno poca esperienza in pista, ma molta al simulatore e questo diminuisce la sensazione al volante, tu come pilota con tanta esperienza alle spalle cosa ne pensi?

LF: Io credo sia un punto di vista molto interessante, perchè penso che se Alex Peroni abbia fatto quella scelta, sia stata valutata secondo le sue percezioni e le sue esperienze e le sue esperienze sono anche basate sulle ore al simulatore, dove andare su un dissuasore di quel tipo non dà la percezione delle conseguenze, anche se non possiamo imputare solo al simulatore la colpa dell’incidente perchè non possiamo pensare che i simulatori simulino un incidente di quel tipo se viene colpito un dissuasore a quella velocità.

Personalmente mi allineo a ciò che dice Jacques perchè è difficile trovare una soluzione, sarebbe molto bello poter fare più test però ci sono problemi di costi per i piloti; ci sono comunque delle cose da riragionare, ad esempio l’Auu Rouge, non penso ci sia una soluzione ottimale per mantenere intatta quella curva, perchè se volessimo mettere la ghiaia andrebbero ripensate le macchine con le velocità di 15 anni fa, gli standard di sicurezza sono totalmente cambiati, il problema non è solo il materiale che si usa, ma gli spazi, come ad esempio qua a Monza dove se si volesse recuperare dello spazio non è detto che il parco lo permetta.

Un punto cruciale a Monza è la sicurezza,non vedo tanto un problema i muretti, ma l’importante è che le reti siano della giusta altezza e reputo che la pista sia ottima e sicura, sarebbe solo bello che alla Roggia e in Parabolica si eviti il taglio per mantenere la posizione e le proposte per migliorare questa situazione non sono molte, lasciare invariata la situazione oppure rimetterla a come era prima, riposizionando la ghiaia, ma tutto sommato una vera soluzione non esiste.

MiP: Come sta andando il weekend con il TCR?

LF: Sinceramente bene, poi sono rimasto fuori dal Q2 per un decimo e non sono contento perchè il passo c’era nelle libere e tra il 3°/4° e io che parto 15° c’è solamente 1 decimo di differenza, ma tutti i team possono contare sul gioco delle scie, ma il mio team ha solo la mia vettura e dovrò rimontare (in gara 1 purtroppo per un contatto sarà costretto al ritiro al primo giro NdR).

MiP: Progetti per il 2020?

LF: Tanti, anche se ora non ho ancora certezze, ma sto parlando a 360° con TCR ed eTCR, oltre che sul settore americano, che è un ambiente che mi affascina molto, in particolare a livello di endurance reputo il campionato IMSA uno dei più interessanti al mondo ed è una opzione che sto considerando.

MiP: Da Monzainpista.com un ringrazionamento a Luca Filippi e un in bocca al lupo!

Di seguito il link al video integrale dell’intervista:

https://www.monzainpista.com/wp-content/uploads/2019/10/Intervista-Luca-Filippi_.mp4

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *